lunedì 6 ottobre 2025

 

Nel periodo compreso tra febbraio e aprile 2025 ho partecipato a un programma di scambio culturale con il Lycée Bernard Palissy di Agen, nella regione della Nuova Aquitania. Il progetto prevedeva due fasi: inizialmente ho accolto a casa mia, a Siena, una coetanea francese, mentre successivamente sono stata ospitata dalla sua famiglia per un mese. È stata la mia prima esperienza così lunga all’esteroScreenshot 2025 07 06 alle 15.46.55 senza la presenza di insegnanti, e rappresentava per me una vera sfida. 

Prima della partenza, i genitori hanno partecipato a una riunione informativa con le docenti responsabili dello scambio, durante la quale è stato possibile chiarire dubbi e porre domande. Dopodiché, senza che me ne accorgessi, è arrivato il momento di partire. Nonostante l’entusiasmo, ero inizialmente preoccupata: temevo di non riuscire ad ambientarmi in un contesto culturale diverso, di soffrire la lontananza da casa e di non andare d'accordo con la mia corrispondente, con cui in passato avevo avuto alcune divergenze.

Sono stata accolta da una famiglia parigina trasferitasi tre anni fa in una casa in campagna nei dintorni di Agen. Sin dai primi giorni ho apprezzato il suo calore e la sua accoglienza: con la mia corrispondente ho instaurato un rapporto solido, e la sua famiglia è diventata un punto di riferimento essenziale, tanto che al momento della mia partenza sua madre si è commossa.

Ho frequentato il Lycée Palissy, una struttura molto più grande e attrezzata rispetto alla mia scuola italiana. Mi ha colpito la presenza di spazi come infermeria, mensa, aule di musica, caffetteria, armadietti personali e ampi giardini. Una differenza significativa riguarda l’organizzazione delle lezioni: in Francia sono gli studenti a cambiare aula e non i professori, e gli insegnanti si rivolgono agli alunni in modo più formale, dando del lei.

Le giornate scolastiche erano più lunghe, con orari che spesso si prolungavano fino alle 17 o 18. Inoltre, al posto della classica campanella, al termine di ogni ora si sentiva una breve melodia. Ho trovato il sistema scolastico francese molto inclusivo e attento alle passioni degli studenti: è possibile ottenere certificazioni linguistiche gratuitamente attraverso la scuola e ogni studente può esprimere liberamente la propria identità attraverso un abbigliamento che lo faccia sentire a proprio agio. Tuttavia, continuo a preferire gli orari italiani.

Durante i fine settimana ho avuto l’opportunità di visitare alcune città meravigliose, come Bordeaux, Tolosa e Parigi, che desideravo vedere da tempo. Oltre a queste gite, abbiamo svolto diverse attività con gli altri studenti dello scambio, tra cui un’uscita al bowling, la mia prima volta, a cui ho deciso di partecipare soprattutto per condividere un momento in compagnia.

Queste esperienze mi hanno permesso di stringere legami profondi con ragazzi e ragazze che non conoscevo, provenienti da scuole diverse dalla mia. Avevo paura di trovarmi di fronte persone diffidenti, ma poi mi sono scontrata con una realtà totalmente differente. In particolare, ho trovato un’amicizia sincera con una ragazza con cui ho condiviso momenti di gioia e malinconia, come quando ci siamo ritrovate a cantare insieme canzoni italiane sedute al tavolo di un bar.

Questo scambio ha rappresentato una tappa fondamentale nella mia crescita personale. Dal punto di vista linguistico, ho acquisito maggiore fluidità e familiarità con l’espressione orale, imparando anche lo slang e comprendendo meglio l’umorismo francese.

Dal punto di vista umano, ho imparato a gestire la nostalgia, ad adattarmi, a essere più indipendente pur vivendo in casa con una famiglia ospitante. Ho sviluppato la capacità di arrangiarmi da sola e di mantenere la calma anche nei momenti di incertezza.

Infine, a luglio ospiterò nuovamente alcuni amici francesi in occasione del Palio di Siena, a conferma del legame che si è creato. 

Sicuramente rifarei questa esperienza altre mille volte: mi ha arricchito non solo culturalmente, ma anche emotivamente, regalandomi amicizie genuine e un nuovo modo di guardare il mondo.

Flavia

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