Si chiama “Dal Chicco al Cuore, solidarietà e cultura in Nicaragua” il progetto che ha portato un gruppo di studenti dell’Istituto Monna Agnese oltre oceano, per vivere un’esperienza unica di incontro, conoscenza e solidarietà.Il progetto nasce due anni fa grazie a un’attività di consumo
consapevole realizzata a scuola in collaborazione con Officina Solidale e Mondo Mangione. In quell’occasione è stato possibile conoscere una cooperativa di produttrici di caffè del Nicaragua che, invitate a Siena, hanno raccontato il loro lavoro e la loro realtà. Lì è nata la scintilla: la responsabile della cooperativa ci ha invitato a visitare la loro comunità e abbiamo deciso di raccogliere la sfida. Da allora abbiamo lavorato a un percorso articolato e ad un programma di viaggio centrato su conoscenza della cultura nicaraguense, preparazione linguistica e sensibilizzazione al consumo critico. La prima parte del viaggio è stata di totale immersione nella realtà della piccola comunità di La Perla, nel nord ovest del paese, al centro della zona cafetera. Siamo stati accolti dalle famiglie della cooperativa Soppexcca con le quali, nonostante le profonde differenze nelle condizioni di vita, abbiamo trascorso giorni intensi, ricchi di un calore umano indescrivibile. La seconda parte del viaggio è stata dedicata alla conoscenza del resto paese di cui abbiamo visitato la zona del Lago Cocibolca, la magnifica isola di Ometepe e le città di Granada, Masaya e Managua.
Alla fine possiamo dire che titolo del progetto si è rivelato profetico. È partito come un percorso formativo in classe, ma grazie al viaggio si è trasformato in qualcosa di molto più profondo: un’esperienza forte, reale, umana e di crescita autentica per tutti i ragazzi che vi hanno preso
parte. In Nicaragua hanno vissuto in modo molto diverso rispetto allo stile di vita a cui siamo abituati, si è trattato davvero “un altro Paese” dove hanno sentito il calore delle persone e la forza delle relazioni umane e in questo incontro hanno scoperto qualcosa anche di sé stessi. Hanno imparato che la cultura non è solo ciò che si studia, ma ciò che si sente, si vive, si tocca, si condivide. Per ragazzi in cammino nella loro formazione personale e umana, questa esperienza ha rappresentato una palestra di crescita e di responsabilità, un’occasione per aprirsi al mondo e per comprendere, in modo diretto e profondo, il valore della solidarietà e della diversità.
Dal Chicco al Cuore non è dunque rimasto solo un titolo suggestivo, ma è diventato una realtà vissuta, un percorso che ha lasciato un segno profondo nei cuori di tutti, studenti e docenti. Un viaggio che continuerà nel tempo, nelle scelte, negli sguardi e nelle parole di chi ha avuto il
coraggio di partire, di trasformare il suo punto di vista in un punto di vita.
Nessun commento:
Posta un commento